SERIE ISPD
Limitatori di sovratensione AC

ISPD440AC1P

74.70 + IVA

PEZZI PER CONFEZIONE 1

Disponibile

Disponibile

Limitatore di sovratensione AC, tipo II, tensione nominale: 230 - 400 V
Per sistemi monofase e trifase

Informazioni aggiuntive

Serie
Codice
Sigla
Codice doganale
CARATTERISTICHE TECNICHE
Categoria di impiego
Tipologia di collegamento
Tensione nominale Un
Tensione massima continuativa Uc
Frequenza di lavoro
Corrente massima di scarica (8/20μs)
Corrente impulsiva nominale di scarica (8/20μs)
Livello di protezione
Tipologia di protezione
Resistenza di isolamento Riso
Tempo di intervento
Fusibile di back-up consigliato
Sezione max. cavi
Montaggio Guida TH35
Temperatura di esercizio
Grado di protezione
Materiale involucro
Classe infiammabilità
Indicatore di guasto
Led Verde
Led Rosso
Dimensioni (LxHxP)
Quantità per confezione
ACCESSORI
2 poli
3 poli
4 poli
APPROVAZIONI E MARCATURE

NOTE

Per ulteriori informazioni scarica il catalogo in PDF

Cabur BT003 END BRACKETS BT SERIES
BT003
Blocchetto terminale per profilati TH35, adatto a NU1051S, NU0851S, PR003,...
Cabur BT007 END BRACKETS BT SERIES
BT007
Blocchetto terminale per profilati TH35, adatto a NU1051S, NU0851S, PR003,...
Cabur BT005 END BRACKETS BT SERIES
BT005
Blocchetto terminale per profilati G32 e TH35, adatto a NU1051S,...
CABUR PR003 MOUNTING RAILS PR SERIES
PR905
Profilato metallico TH35-7,5 con asole
CABUR PR003 MOUNTING RAILS PR SERIES
PR003
Profilato metallico TH35-7,5
CABUR PR003 MOUNTING RAILS PR SERIES
PR005
Profilato metallico TH35-7,5 con asole
CABUR PR003 MOUNTING RAILS PR SERIES
PR903
Profilato metallico TH35-7,5
Cabur TAP179W SMARTPRINT+ TAGS FOR EQUIPMENTS AND TAG HOLDERS
TAP128AW
Targhetta adesiva in PVC, 8x12mm, Bianco

I dispositivi di protezione da sovratensione (Surge Protective Device) impediscono alle sovratensioni impulsive indotte sul campo fotovoltaico, sulla rete di terra, condotte dalle rete di alimentazione AC o linee di segnale, di danneggiare gli apparecchi elettronici.
La gamma di limitatori di sovratensione Cabur è formata da cartucce a varistore e cartucce a gas, per la protezione su impianti monofase, trifase e linee DC a 600V o 1000V.

 

Dove e come devono essere impiegati gli SPD

In caso di sovratensione transitoria il solo modo per proteggere gli apparecchi è limitare la differenza di potenziale tra i diversi conduttori che entrano/escono dall’apparecchio; per questa ragione in impianti FV le protezioni da sovratensioni devono essere installate sempre sia sul lato DC che sul lato AC, in modo da garantire l’equipotenzialità tra tutti i conduttori del sistema, sia nel caso che la sovratensione arrivi dal campo FV sia che arrivi dalla rete AC o da terra.
In caso di sovratensione sul campo FV, gli SPD lato DC creano un corto istantaneo tra i conduttori positivo, negativo e terra, mettendoli in equipotenzialità transitoria, quindi tre conduttori del lato DC dell’inverter saliranno a migliaia di V; ma, poiché gli SPD limitano la differenza di potenziale tra i tre conduttori stessi entro 4kV, non si avranno guasti sul lato DC dell’inverter, la cui tenuta a sovratensione impulsiva deve essere maggiore di 4kV. Ciò è insufficiente a proteggere l’inverter dal guasto, perchè se i tre conduttori del lato DC salgono per es. a 10kV e sul lato AC non ci sono SPD in grado di creare equipotenzialità transitoria con il lato DC, il lato DC salito a 10kV di tensione “vedrà” i 230-400 Vac dell’uscita dell’inverter come un potenziale inferiore verso cui scaricarsi attraverso gli isolamenti e/o i componenti dell’inverter distruggendoli, e lo stesso accadrà se la sovratensione arriverà dal lato AC.
Il concetto di equipotenzialità implica l’uso di SPD su tutti i conduttori che entrano ed escono dall’inverter, perché solo limitando la differenza di potenziale tra lato DC, lato AC e terra entro le rispettive tenute degli isolamenti, ovvero entro i livelli di tenuta a impulso dell’apparecchio, si eviteranno scariche distruttive attraverso gli isolamenti o nei componenti.

 

Impiego sicuro degli SPD fino 1.000Vdc

Il varistore che costituisce l’elemento attivo del SPD è un componente che sopporta un pur sempre limitato numero di scariche e può andare in corto circuito se è sottoposto a una scarica che eccede la sua Isc max, oppure per avere sopportato molte scariche inferiori alla Isc max, che lo hanno deteriorato portandolo a fine vita. In questa condizione la sua resistenza, che normalmente è decine di MΩ, si riduce a poche centinaia/decine di Ω, il varistore si surriscalda per il passaggio di corrente tra linea e terra e può incendiarsi.
La norma sugli SPD Classe di prova II obbliga a dotarli di dispositivo in grado di scollegarli dalla linea a fine vita.
Il dispositivo è costituito da un contatto in serie sul lato linea i cui terminali sono saldati a stagno, uno dei quali è caricato da una molla. Quando il varistore surriscaldato supera la temperatura di fusione dello stagno, il conduttore caricato dalla molla si stacca aprendo il contatto e scollega il varistore dalla linea evitando danni. Negli SPD attuali, nati per uso in AC, nei quali il dispositivo di sezionamento è in grado spegnere, durante il passaggio per lo zero della corrente AC, l’arco conseguente all’apertura del varistore guasto attraverso cui passa la corrente di corto L/terra.
In impianti FV le condizioni diverse aggravano il compito del dispositivo di autosezionamento degli SPD: tensioni DC da 500 a 1000V e nessun passaggio della tensione/corrente per lo zero rendono più difficile l’interruzione dell’arco tra i contatti in apertura, perché le distanze in aria e superficiali, progettate per AC, sono insufficienti a garantire il potere di interruzione dell’arco in DC. Il problema si risolve impiegando tre varistori con schema a “Y”. Con lo schema a Y la scarica si suddivide su tre varistori invece che due dello schema classico, ed è molto meno probabile il guasto di uno di essi; comunque, in caso di corto a uno dei varistori, nel circuito tra Linea e terra, passata la sovratensione, il secondo varistore integro torna a MΩ di resistenza tagliando la corrente nel contatto del varistore guasto.
Cabur sconsiglia l’uso di scaricatori a gas collegati a terra sul lato DC, perché, se da un lato assicurano isolamento verso terra, in caso di corto o semi corto a un variatore, lo scaricatore a gas resterebbe innescato dalla tensione DC, quindi attraverso il varistore passerebbe la Isc di stringa e potrebbe incendiarsi.

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